FIENO GRECO VS VIAGRA E CIALIS


L'effetto collaterale era fin troppo importante e inaspettato per poter essere sottovalutato. Anzi, era addirittura maggiore dei benefici che il farmaco avrebbe potuto avere secondo le indicazioni terapeutiche per cui era nato: il trattamento di patologie cardiovascolari come l’angina pectoris e l’ ipertensione. Al punto che ben presto il composto UK-92480, oggi universalmente noto come Viagra, uscito dai laboratori della Pfizernel Kent, in Inghilterra, cambiò completamente strada.

La molecola sviluppata nel 1989 dai ricercatori guidati da Peter Dunn e Albert Wood e, chimicamente parlando, UK-92480 era un vasodilatatore, in grado di agire bloccando l’attività di un enzima, la fosfodiesterasi 5 (PDE5). Teoricamente perciò poteva essere utile per distendere, allargare, i vasi sanguigni, come appunto nel caso di angina pectoris e ipertensione. Brevettato nel 1991 per questo scopo, il naturale percorso del composto, noto anche come citrato di sildenafil, fu quindi quello di essere avviato alla sperimentazione attraversi i trial clinici allestiti per valutarne i reali benefici e il profilo di sicurezza nelle malattie cardiovascolari.

I risultati degli studi però non furono sufficientemente entusiasmanti e non diedero corso agli effetti sperati: il citrato del sildenafil era poco efficace nel trattamento dell’angina.

La delusione per la mancata efficacia terapeutica fu però ben presto spazzata via da una scoperta del tutto casuale, che suggerì un altro possibile impiego del composto. Alcuni dei pazienti reclutati per le sperimentazioni, infatti, riportavano un effetto collaterale inatteso: un aumento nel numero di erezioni. Tuttavia, come avrebbe ricordato poi Ian Osterloh, direttore di uno dei trial clinici per valutare gli effetti del composto nelle malattie cardiovascolari, – inizialmente quella caratteristica venne sottovalutata, messa in secondo piano. Soprattutto per le modalità con le quali si manifestava: l’erezione, infatti, avveniva alcuni giorni dopo l’assunzione del composto, un lasso di tempo troppo lontano per immaginare di usare UK-92480 come farmaco contro le disfunzioni erettili.

Da allora la storia della sessualità maschile è completamente cambiata, riaprendo le porte ad una vita di coppia soddisfacente a persone un po' più in là con gli anni e a giovani limitati dall'iperemotività.

Occorre però fare due considerazioni:

  • Il Viagra e tutti i farmaci da esso derivati (Cialis, Vivanza, Levitra, Spedra, non sono privi di effetti collaterali) come ad esempio cefalea, dispepsia, congestione nasale, senso di calore e rossore al viso, ed in alcuni pazienti una modesta riduzione della pressione arteriosa.
  • Tutti questi farmaci hanno come unico focus l’erezione, come se questa fosse l’unico aspetto importante nella sessualità.

 

In questo articolo vogliamo concentrarci su questo secondo aspetto: la categoria farmacologica di cui il Viagra è il capostipite non ha alcuna attività su tutte le altre variabili in gioco durante un rapporto sessuale: la durata del rapporto, il desiderio (libido), la resistenza allo sforzo.

Diversamente dal Viagra e derivati invece il Fieno greco presenta una serie di vantaggi: oltre a non avere alcun effetto collaterale agisce non solo sulla performance sessuale, ma anche su forza e massa muscolare. La sua caratteristica principale è quella di portare ad un progressivo e fisiologico aumento dei livelli di testosterone ematico determinando così un aumento della vitalità, del desiderio sessuale e della massa muscolare. Il testosterone gioca un ruolo chiave anche nel metabolismo energetico pertanto, livelli fisiologici di questo ormone sono necessari per lo svolgimento di attività fisica e muscolare, soprattutto se intensa, a tutte le età.

Gli studi effettuati sul fieno greco hanno evidenziato diversi meccanismi d’azione:

  • aumento del testosterone libero per via della dissociazione dello stesso dalla SHBG. Globulina che lo lega e lo immagazina, con conseguente azione anabolica, aumento della forza e della massa muscolare;
  • inibizione dell’enzima 5-alfa reduttasi con conseguente aumento del testosterone totale disponibile quindi per la sua funzione anabolica e blocco della sua conversione in estrogeni e diidrotestosterone;
  • differenziazione degli adipociti e inibizione dell’infiammazione nel tessuto adiposo;
  • maggiore utilizzo degli acidi grassi ad uso energetico e miglioramento dell’utilizzo del glucosio.

A questo è evidente che il Fieno greco svolge un’azione più complessa rispetto a quella del viagra che potremmo definire quasi “idraulica” con riferimento alla sua capacità di dilatare i vasi sanguigni, per cui non può essere inteso come pillola da prendere all’occorrenza poco prima di un rapporto, ma svolgendo azioni biologicamente più importanti ma va utilizzato per un periodo continuativo di tre mesi.

Da quanto detto finora emerge che il Fieno greco può essere un valido preparato per completare delle caratteristiche farmacologiche di cui Viagra non dispone, ma che sebbene in un periodo più lungo può rendere il farmaci come il Viagra stesso meno necessari.

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